Ti invito a leggere la mia intervista tratta da “L’Espresso” di oggi.
Un viaggio nel Ministero dei Beni Culturali, un Ministero dominato da procedure rigide che non permettono interventi rapidi e incisivi e fortemente condizionato dai ripetuti tagli che ha subito durante gli ultimi anni. Come cambiare questa inerzia letale? Con una visione strategica e condivisa con enti locali, terzo settore e grandi player, anche privati.
Solo un chiarissimo progetto può avere il potere di cambiare le cose e di arrestare il delirio burocratico e normativo, vera gabbia del ministero.
Una gabbia da cui bisogna uscire al più presto.
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