“Nei momenti difficili della propria storia Milano ha sempre affidato la ripresa alla cultura e al teatro, come fu subito dopo la guerra con la ricostruzione del Teatro alla Scala. Anche nelle difficoltà di oggi non ci si deve piegare all’abbandono: la cultura è il luogo del rilancio e si deve fare di tutto per superare la crisi, a partire da un luogo simbolo come il Lirico.” Queste le parole dell’Assessore ai lavori Pubblici del Comune di Milano Carmela Rozza sulla riapertura del Teatro Lirico, che sottolineano ancora una volta come la cultura può e deve essere l’ingrediente fondamentale per il rilancio e per la rinascita del nostro Paese.
Paese che deve ritrovare i suoi simboli non solo socio-ideologici ma anche culturali, troppo spesso dimenticati e abbandonati a sé stessi. Come il Teatro Lirico di Milano: abbandonato da 14 anni, lo storico teatro di Via Larga tornerà come luogo destinato alla danza e alla musica, da sempre vocazione del teatro che porterà il nome di Gaber.
Il Comune ha di fatto salvato una situazione che, dopo la gara per la ristrutturazione andata deserta il mese scorso, si era fatta critica.
Il restauro, che partirà a settembre con il progetto preliminare, nel 2014 verrà seguito dall’apertura del cantiere e nel 2016 vedrà la fine dei lavori, restituirà uno spazio multidisciplinare con foyer/sala polifunzionale, sala teatrale, bar e ristorante.
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