Ho accettato molto volentieri nel 2023 di fare parte dell’Advisory board del progetto”Oltre il giardino”, promosso dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali la cui sede è presso il Ministero della Cultura e che ha come scopo la formazione continua e l’aggiornamento professionale per professionisti e operatori del patrimonio culturale di parchi e giardini storici.
Ho accettato perché questo importante ambito, che comprende esempi meravigliosi del nostro patrimonio culturale, è spesso trascurato e l’attenzione su di esso permette non solo di valorizzarlo come merita ma sopratutto, come in questo caso, di promuovere l’avvio a un percorso professionale e di formazione necessario alla sua manutenzione e valorizzazione. Parchi e giardini storici non solo rappresentano la cornice di moltissime proprietà pubbliche (la Reggia di Caserta o i Giardini di Boboli sono solo due esempi) ma anche di quel vasto patrimonio ancora in mano privata che vive grazie all’opera di associazioni come l’Associazione delle Ville Venete o delle Dimore Storiche, anche se con molta difficoltà.
Mantenere un parco o un giardino storico è sempre più complesso perché si tratta della ricerca di un continuo equilibrio tra le indicazioni architettoniche che ne hanno portato alla nascita e i nuovi scenari, anche dettati dai cambiamenti climatici. Contrariamente a un bene monumentale un giardino richiede continua attenzione e costante lavoro di manutenzione. Recentemente tra la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano è stato firmato un accordo volto a promuovere il progetto “Oltre il Giardino”.
Il FAI, la più grande istituzione privata di tutela di beni restaurati e riaperti al pubblico, ha molti esempi di giardini storici: dal Castello di Masino, al parco di Villa Gregoriana ed è quindi un partner importante per la diffusione di un percorso che ci auguriamo porti presto nuove energie e professionalità a supporto dell’instancabile attività di conservazione di una parte cosi importante del nostro patrimonio culturale.
Foto: il giardino del Castello di Masino
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