SU GRANDI NAVI E TURISMO A VENEZIA L’UNESCO NON SIA UN ALIBI, MA UNO STIMOLO
Vi invito a leggere la mia intervista su La Nuova Venezia sull’importanza di risolvere una volta per tutte le questioni della regolamentazione dei flussi turistici e delle grandi navi a Venezia: due problematiche da troppo tempo irrisolte, che hanno portato l’Unesco a minacciare di escludere Venezia dai siti Patrimonio dell’Umanità.
In merito al transito delle grandi navi in Laguna la città non può più aspettare. Anche se personalmente sono da sempre favorevole all’estromissione totale delle navi da crociera dalla laguna di Venezia, limitando il passaggio solo a quelle di cabotaggio ridotto, potrebbe essere interessante anche la soluzione proposta dal Ministro Delrio con lo scavo del Canale Vittorio Emanuele, o ancora il progetto Duferco per il nuovo terminal crocieristico di fronte al Lido, sebbene entrambi presentino delle problematiche ancora da risolvere.
Anche sulla questione dei flussi turistici l’Unesco invita Venezia ad agire in fretta: in merito, il governo fornirà pieno supporto affinché diventi un caso-pilota in Italia, mentre entro aprile dovrebbero essere definite le misure che il Sindaco Brugnaro ha annunciato in risposta proprio alla lettera inviata al Comune dall’Organizzazione Internazionale.
Ciò che va assolutamente evitato è lo sterile rimpallo di responsabilità tra le istituzioni preposte a trovare e attuare le soluzioni più opportune. È per questo che la sfida più importante per Venezia non è rispettare le richieste dell’Unesco, il quale svolge un ruolo di autorevole stimolo all’azione, bensì superare i problemi della città dimostrando di sapersi assumere le responsabilità e lavorare in fretta per trovare una soluzione a problemi che rischiano di diventare irreversibili.
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