La denuncia del Sindaco di Barcellona, che ha dichiarato che non vorrebbe mai che la propria città diventasse “vittima del turismo” come Venezia, ha suscitato stupore e catturato l’attenzione di giornali e lettori.
In realtà il sindaco Ada Colau non ha fatto altro che denunciare un problema che io stessa, insieme a molti altri, non ultimo il Ministro Franceschini nella sua intervista a “la Repubblica” di oggi, ho evidenziato da molto tempo: il turismo e l’affollamento stanno letteralmente “soffocando” e mettendo a rischio non solo la fruibilità ma anche il decoro delle città d’arte, in Italia come all’estero.
Roma, Venezia, Firenze, così come Barcellona, sono mete che chiunque vuole visitare, ma dobbiamo essere capaci di regolare i flussi di turismo, elevando l’offerta culturale e studiando percorsi che sappiano portare i turisti in circuiti più ampi, valorizzando al contempo le molte bellezze che il nostro Paese può offrire.
È un percorso lungo e una battaglia complessa, che possiamo vincere solo con la collaborazione di tutti i soggetti, a cominciare dalle amministrazioni locali: io sono stata attaccata quando per Venezia ho proposto il ticket d’ingresso e lo stop alle Grandi Navi, eppure la soluzione a un problema cosi evidente deve necessariamente passare per interventi e decisioni altrettanto importanti.
Altrimenti continueremo a stupirci di essere citati e visti dal mondo come un esempio di turismo sbagliato.
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