Domani interverrò all’inaugurazione di “Bluetrusco”, l’unico grande festival dedicato alla celebrazione degli Etruschi, che fino al 2 agosto avrà come suo fulcro il bellissimo Castello di Murlo con spettacoli, incontri, convegni – ed in particolare quello a cui partecipo, che vede molti esponenti dell’archeologia etrusca presenti – mostre e tante altre iniziative che traggono la loro ispirazione dalle radici Etrusche che hanno riguardato non solo quel territorio ma una vasta parte del Paese.

L’evento, alla sua prima edizione, è ideato e organizzato dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, associazioni locali, con il coinvolgimento di Università e importanti istituzioni culturali internazionali, oltre a Provincia di Siena e Regione Toscana. 

Si tratta di  un viaggio con gli Etruschi di ieri e di oggi, inserito nell’ambito delle ‘Notti dell’archeologia’ della Regione Toscana e che si terrà in contemporanea alla campagna di scavi nella vicina Poggio Civitate da parte della University of Massachusetts Amherst.

“Bluetrusco” è un esempio di valorizzazione  che prende spunto dalla sua storia per declinarla attraverso anche l’identità contemporanea. Un’occasione importante di riflessione sulle contaminazioni che hanno dato vita alle grandi civiltà del passato e del presente e una sintesi efficace di storia, cultura, identità, tradizione e rilancio del territorio.

 

PER SAPERNE DI PIÙ

– VISITA IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE:  www.bluetrusco.com