Nei giorni scorsi l’UNESCO ha inserito il territorio delle Langhe e del Monferrato in Piemonte all’interno del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Una candidatura che aveva mosso i primi passi alcuni anni fa, con un importante lavoro di squadra tra Ministero dell’Agricoltura, Ministero dei Beni Culturali, Regione Piemonte ed enti locali dei territori interessati, circa 11 mila ettari divisi tra tre province e 29 comuni e comprendente le Langhe del Barolo, le colline del Barbaresco, il Monferrato e gli “infernot”, il Castello di Grinzane Cavour.
Una nomina importante non solo perché aggiunge e acuisce la notorietà e il riconoscimento del patrimonio culturale del nostro Paese nel mondo, ma perché è la prima volta che viene inserita un’area geografica, che viene premiata per la cultura legata al vino.
Se ce ne fosse bisogno, ancora una dimostrazione che “cultura” non significa solo monumenti e aree archeologiche, ma significa anche paesaggio, cultura artistica, tradizione enogastronomica, creatività e valorizzazione del territorio.
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