L’AMORE PER FIRENZE E LA CULTURA: RICORDARE IL PASSATO E COSTRUIRE IL FUTURO
Il cimitero degli Allori di Firenze, insieme a quello degli Inglesi, rappresenta una realtà molto particolare: si potrebbe infatti definirlo uno straordinario racconto incentrato sull’amore che il mondo ha tributato a Firenze e alla cultura umanistica che qui trova una delle sue espressioni più alte, riconoscibile nella scelta di molte personalità da tutto il mondo di eleggere questa città come luogo per la propria sepoltura.
Camminare nel cimitero degli Allori non è solo un’esperienza commovente vista l’eccezionalità di un contesto unico vicino alla Certosa, ma è un percorso di conoscenza di quanto sia stato fondamentale per chiunque abbia avuto a cuore il senso della parola Cultura incontrare Firenze e soggiornarvi. Inglesi, americani, russi, tedeschi, francesi e naturalmente tanti italiani noti e meno di diverse religioni hanno scelto il cimitero degli Allori per la propria dimora eterna quasi a sancire l’impossibilità di rompere il legame con questa straordinaria città. La Chiesa evangelica che ne è proprietaria sta cercando, dopo anni finalmente, di risollevare le sorti del cimitero degli Allori da uno stato di grave abbandono: per questa ragione nasce un’associazione di cittadini, gli “Amici degli Allori “che cercherà le risorse per il restauro e la valorizzazione della parte monumentale del cimitero.
Non solo per rispetto a chi in quel luogo ha i propri cari, non solo per la doverosa memoria di personaggi come Anna Banti e Roberto Longhi, Harold Acton, Arnold Böcklin o Fredrick Stibbert ma per Firenze, perché il ricordo della sua grandezza impregnata di bellezza e cultura sia uno stimolo e un indicazione per costruire la strada verso il futuro.
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