CONSUMO DI SUOLO, TESTAMENTO BIOLOGICO E LE ALTRE LEGGI CHE RISCHIANO DI NON ESSERE APPROVATE IN TEMPO SE SI VOTA PRIMA DELLA SCADENZA DELLA LEGISLATURA
L’accordo tra i partiti di maggioranza e opposizione per una nuova legge elettorale, da molti salutato come un grande passo in avanti, nasconde nello scioglimento delle Camere e nelle elezioni anticipate il probabile naufragio di una serie di provvedimenti spesso molto sentiti dai cittadini e che riguardano ambiti vicini al mio lavoro e impliciti nel mio impegno politico.
La proposta di legge sul consumo di suolo, da anni giacente in Parlamento e richiestaci da più parti, prima fra tutte l’Europa, doveva rappresentare un primo passo importante verso quell’obbiettivo – consumo di suolo zero nel 2050 – fondamentale anche per il rapporto che esso ha con l’ambiente e il paesaggio, ambiti privi di una vera pianificazione a lungo termine e oggi di competenza di tre diversi ministeri.
Lo stesso vale per la proposta di legge sul testamento biologico, che alla Camera dei Deputati è passata – grazie all’attenzione mediatica sollevata dal caso di Dj Fabo – con un testo equilibrato, che però rischia di non avere il tempo necessario per l’approvazione del Senato. Nella stessa situazione la proposta di legge sullo Ius Soli, la riforma del processo penale, la commissione di inchiesta sulle banche, la legge sui magistrati in politica, il ddl concorrenza e altre ancora che, se portate a termine, rappresenterebbero il senso compiuto di questa legislatura. Concordo inoltre sulla poca opportunità di far coincidere le elezioni con l’approvazione della legge di stabilità sottoponendo decisioni importanti alle fibrillazioni di una campagna elettorale: il Presidente Gentiloni sta pazientemente e con successo costruendo ottimi rapporti tra l’Italia e gli altri Paesi europei e mi auguro che sia lui, con il Ministro Padoan, a gestire la difficile fase legata alla prossima legge di stabilità, dal cui esito dipende la messa in sicurezza dei conti pubblici e il consolidamento di una debole ripresa economica.
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