“LE VIE DEI PELLEGRINI” PER PROMUOVERNE IL TERRITORIO E VALORIZZARE L’IDENTITÀ CULTURALE
Ieri ho partecipato ad Assisi ad un incontro molto interessante, promosso dal Comune e dalla Federazione Europea dei Cammini di San Giacomo sulle Vie dei Pellegrini.
La strategia per il turismo del MiBACT – approvata due mesi fa – mette l’accento proprio su questo tipo di offerta turistica che, decongestionando le grandi mete come Roma, Venezia o Firenze ormai soffocate da un eccesso di visitatori, promuove un turismo sostenibile e diffuso su tutto il territorio.
In questa visione i cammini religiosi occupano sicuramente uno spazio importante perché permettono di visitare il nostro Paese cogliendone sia l’aspetto culturale che quello storico, artistico e naturalistico.
Naturalmente perché esista una via dei Pellegrini è necessario che vengano promosse tutte quelle facilitazioni che permettano ai viaggiatori di affrontare il loro viaggio contando su informazioni precise e diffuse anche sul web e su una rete di accoglienza: una mappa dettagliata che descriva che cosa si incontra prima e durante il cammino, dove fermarsi e a quali strutture turistiche appoggiarsi, quale è l’offerta culturale del territorio e anche la descrizione della sua particolarità dal punto di vista naturalistico.
Come purtroppo spesso succede, l’Italia deve recuperare un grande ritardo in rapporto agli altri Paesi europei nella strategia di un turismo sostenibile e attento ai linguaggi culturali di regioni così diverse fra di loro.
La vera scommessa per il futuro è quella di recuperare il tempo perduto e ristabilire con l’aiuto del Ministero un motore di coordinamento e promozione fino ad ora carente, che sappia coniugare la promozione turistica con la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.