L’IMPRESCINDIBILE CENTRALITÀ DI MILANO

15 09 2016 | Opinioni e interventi

Hanno fatto molto rumore nella ribalta nazionale le scelte compiute ieri dal Governo di firmare con la città, rappresentata dal Sindaco Sala, il Patto per Milano. Tredici pagine piene di impegni rilevanti – due miliardi e mezzo di euro di qui al 2020, un miliardo in più di quanto previsto – per il Governo e per la Città. Alcuni non milanesi hanno parlato di “favoritismi”. Vorrei, da milanese, tranquillizzare questi dubbiosi. Non si tratta di una scelta aprioristica per una città e un sindaco ritenuti più “in sintonia” con il nuovo corso nazionale. La bontà di questa scelta del Governo è proprio nel suo carattere opposto: si tratta di una “restituzione” a Milano di quella centralità nel tessuto identitario nazionale che la città aveva in parte perso. Sia per sue colpe e una crescente non ambrosiana sciatteria, con sindaci che prima di Giuliano Pisapia non sempre erano stati all’altezza, sia per un suo certo stanco appassirsi e lasciarsi andare ad una deindustrializzazione erroneamente identificata con un inevitabile declino. La scelta del Governo Prodi e del Sindaco Moratti di candidarla all’EXPO si è così rivelata il primo segno di riscossa proprio nel reperire quella fiducia necessaria a percorrere un diverso e inedito cammino nella globalizzazione. En passant, lo segnalo anche alla Sindaco Raggi. Queste sono occasioni non solo di spesa, più o meno fatta bene, ma soprattutto di responsabilizzazione, che non passano spesso e occorre afferrare se si vuole rinascere. In ogni caso, da allora è stato tutto diverso. Il Sindaco Pisapia ha saputo interpretare al meglio quella fase e la città è rifiorita, anche letteralmente. Ieri il Sindaco Sala ha giustamente deciso di pigiare il pedale dell’acceleratore. È una scelta che sostengo con convinzione, perché Milano questa attenzione e centralità nazionale se la è saputa riguadagnare, altro che favoritismi. Perché per poter tornare ad essere di nuovo una delle capitali d’Italia bisogna soprattutto sentirsi tali, e comportarsi come tali. Il resto è tutto di conseguenza, anche se ovviamente oggi ringraziamo un Governo che conseguente ha saputo essere.