VENEZIA ASCOLTI L’UNESCO
Vi invito a leggere la mia intervista pubblicata oggi su La Stampa in merito alla salvaguardia di Venezia, una città estremamente fragile che oggi più che mai necessita di interventi sia nel breve che nel lungo periodo.
Avendo la delega ai rapporti con l’Unesco per i siti patrimonio dell’umanità, di cui Venezia fa parte, non posso non cogliere l’importanza del monito che l’Organizzazione ha recentemente lanciato all’Italia, esortando le istituzioni e il governo a regolamentare il transito delle Grandi Navi e i flussi turistici incontrollati che spesso soffocano la città. Aspetti sui quali ho già espresso la mia preoccupazione, e per i quali ho proposto soluzioni concrete come la promozione di itinerari alternativi o un sistema di prenotazioni e un ticket di ingresso nei periodi di maggiore afflusso.
In questo scenario dobbiamo considerare l’Unesco un nostro alleato: far parte della lista dei patrimoni universali tutelati e rispettarne i criteri ha infatti dato a Venezia ulteriori vantaggi, come gli importanti fondi privati arrivati da tutto il mondo che negli anni hanno contribuito a numerosi restauri nella città.
Venezia deve gestire il turismo e non subirlo. Per questo dobbiamo capire l’importanza di tutelare la sua specifica identità, e il rispetto di regole internazionalmente condivise come quelle dell’Unesco rappresenta la via sostenibile per non compromettere per sempre un patrimonio artistico e culturale non solo del nostro Paese ma di tutta l’umanità, come dimostra anche il recente articolo comparso sul New York Times.