Care ragazze e cari ragazzi,
oggi per voi è cominciato qualcosa di speciale. Un rito di passaggio tra adolescenza e maturità emozionante e significativo. Vivetelo e assaporatelo appieno, per quanto difficile possa risultare in questo momento per le interferenze dell’ansia che inevitabilmente lo accompagna. Quando quest’ansia sarà evaporata, come è naturale, vi rimarrà infatti il sapore unico e indimenticabile di questi giorni di prima estate, passati nella vostra scuola a fare il vostro ingresso da adulti nella società e nel mondo. Da quando avete 18 anni, in genere proprio l’anno della maturità, avete conquistato la possibilità di fare molte cose che prima vi erano precluse. Come guidare una macchina. Decidere in proprio sul vostro futuro personale. Ed anche su quello della nazione. Alle prossime elezioni politiche potrete infatti votare, e scegliere. A questo proposito, sono felice ed anche un po’ sorpresa del fatto che una traccia dei temi che contribuirà a questo processo – e proprio quella ad argomento storico-politico – sia sul “valore del paesaggio”. Felice, perché l’articolo 9 della nostra Costituzione, che lo tutela e lo inserisce nel patrimonio storico-artistico”, è proprio per questo tra i più innovativi e fecondi per la nostra nazione. Non ci si può infatti dire del tutto italiani se non si ha di questo consapevolezza. Un po’ sorpresa, perché nonostante la cultura del paesaggio stia acquistando sempre più centralità nell’agenda del paese – è oramai funzionante l’Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio, e dopo gli ottimi piani paesaggistici regionali in Toscana e in Puglia, anche le altre regioni si stanno attrezzando a vararne – si notano ancora resistenze a riconoscere il suo valore e centralità sia per la nostra identità nazionale sia per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. Resistenze che, si badi bene, sono interne anche a quelle classi dirigenti nazionali – politiche, intellettuali ed imprenditoriali – di cui voi farete un giorno parte, o che contribuirete a scegliere. Basti pensare al percorso accidentato e incerto che sta facendo la legge sul consumo di suolo. Il fatto che voi oggi, grazie anche alla lungimiranza del Ministro Giannini, abbiate avuto un poco l’occasione di soffermarvi su questo, contribuirà nel futuro non solo a fiaccarle prima e più convintamente, ma farà anche di voi dei cittadini migliori, perché più consapevoli di ciò che si muove di più innovativo nella nostra Europa e nel mondo.
Mi sembrano due ottime notizie, che fanno di questo giorno un giorno un po’ speciale anche per me, che l’ho vissuto in prima persona oramai qualche anno fa.
In bocca al lupo, e buon lavoro!
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