Dopo il successo sulla flessibilità avuta dall’UE, ho potuto di persona constatare oggi anche a Vienna come l’azione internazionale del nostro Paese stia cominciando davvero a farsi sentire, restituendogli quello status di potenza economica e politica medio-grande che la crisi politica e morale interna degli ultimi anni – nonché la debolezza derivata dall’impatto della grande crisi internazionale del 2008 – avevano danneggiato, se non cancellato.

In particolare, proprio durante l’Evento Speciale sul lancio del Practical Assistance Tool per l’attuazione delle Linee Guida Internazionali sul contrasto al traffico dei beni culturali, tenutosi a Vienna a margine della XXV sessione della Commissione per la Prevenzione del Crimine e la Giustizia Penale delle Nazioni Unite, ho avvertito nell’accoglienza riservata all’Italia come il tema della tutela del patrimonio storico-artistico dell’umanità, anche con azioni mirate quali i Caschi Blu della cultura o la lotta al traffico internazionale di beni culturali, sia riuscito ad entrare e a caratterizzare l’agenda internazionale.

Del resto, ciò è stato possibile perché non si è trattato di un tema isolato e portato avanti sia pure con lodevole ostinazione dal nostro Ministro Franceschini e dal Mibact, quanto di un’azione inserita in una vera e propria visione innovativa delle relazioni internazionali anche nel campo della cultura, dove il contributo italiano è stato decisivo: a cominciare dall’impulso alla stesura delle Linee Guida Internazionali sul contrasto al traffico di beni culturali e dall’istituzione del sottocomitato sul Saccheggio di Reperti e Patrimonio Culturale del Counter ISIL Finance Group (CIFG), oppure per l’iniziativa in collaborazione con l’UNESCO Unite4Heritage, oltre che per la redazione del Memorandum of Understanding for the deployment of the Italian Task Force for the protection of Cultural heritage firmato con la stessa organizzazione.

Un’azione che continuerà da parte dell’Italia con sempre maggior convinzione, in quanto la tutela del patrimonio culturale è un imperativo dell’intera umanità ed esso comincia finalmente ad essere percepito – anche in Italia – come parte integrante e qualificante della propria identità nazionale e globale.

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