L’arte unisce, ci accomuna e ci rende più vicini. Ne è una testimonianza la visita del Principe del Giappone Akishino e della Principessa Kiko, che sabato 14 maggio hanno celebrato il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone ammirando i capolavori artistici italiani in restauro presso i laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Le Altezze Imperiali, che ho avuto il piacere di accogliere assieme al Soprintendente Marco Ciatti, hanno iniziato il loro viaggio tra i laboratori dalla sede antica dell’Opificio dove è attualmente in restauro la Porta Sud del Battistero di Firenze di Andrea Pisano: un intervento immenso che richiederà almeno tre anni. La riconosciuta competenza dei nostri Istituti è stata subito evidente nel veder operare i bravissimi restauratori al taglio dei marmi e durante la visita al Museo dell’Opificio, che racchiude delle meraviglie di lavori dell’epoca medicea.
Abbiamo proseguito per la Fortezza da Basso, dove sempre nella sede messa a disposizione per l’Opificio si sta restaurando l’Adorazione dei Magi di Leonardo. Una visita particolarmente emozionante, grazie alle spiegazioni del Direttore degli Uffizi Schmidt sulle nuove letture dell’opera che tale restauro ha messo in luce.
Tecnica moderna e quasi avveniristica e antica maestria si incrociano continuamente nel lavoro dei restauratori dell’Opificio, rendendo questo Istituto una vera unica eccellenza del nostro Paese che, grazie anche ai recenti aumentati finanziamenti, può guardare al futuro con fiducia.
Il nostro straordinario patrimonio artistico ha fatto quindi da cornice a queste celebrazioni ricchissime di eventi e manifestazioni in entrambi i Paesi, dimostrando ancora una volta come la promozione della cultura e dell’arte rappresentino la miglior strada per quella che si chiama “diplomazia culturale”, fondamentale per consolidare i legami internazionali.
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