Invito a rivedere l’intervista fattami dalla conduttrice della trasmissione di Rai Tre GEO&GEO, Sveva Sagramola, sui temi della lotta alla cementificazione e tutela del paesaggio, resi ancora più attuali dalla vigilia della discussione in Parlamento della legge sul “consumo di suolo zero” che l’Europa ha fissato per il 2020.
Leggiamo e ripetiamo spesso in convegni, trasmissioni televisive e dichiarazioni, quanto il nostro sia il Paese della bellezza e il luogo dove si concentrano il maggior numero di beni culturali, opere d’arte e luoghi straordinari, mentre i dati reali dimostrano come l’Italia sia il Paese con il più alto tasso di cementificazione e consumo di suolo in Europa: il nostro è un Paese fragile, sottoposto a una pianificazione territoriale e urbanistica che non ha tenuto conto della tutela del paesaggio e dell’equilibrio tra sviluppo e territorio e della coesistenza tra turismo di massa e specificità delle nostre città d’arte.
Se vogliamo che città come Venezia, Roma e Firenze rimangano tra i luoghi più belli al mondo dobbiamo essere capaci di trovare un equilibrio tra occupazione, turismo e sostenibilità che possa portare nel medio-lungo periodo un beneficio concreto non solo ai centri storici e ai loro abitanti ma anche a tutte le altre realtà culturali, artistiche e paesaggistiche del nostro Paese, verso cui dobbiamo dirigere i flussi turistici e l’attenzione delle comunità nazionali e internazionali.
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