Questa mattina sono stata a Città della Pieve per un incontro pubblico dedicato alla scoperta straordinaria di una tomba etrusca di San Donnino nello scorso mese di ottobre. Una scoperta resa possibile grazie al lavoro assolutamente minuzioso della nostra Soprintendenza, dei volontari e archeologi della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e di un Comune assolutamente attento a valorizzare e a tutelare il patrimonio culturale della propria comunità.Un bene ritrovato e prezioso che si inserisce nella già offerta della Regione Umbra, meta ideale per il turismo culturale che qui troverebbe una sintesi perfetta tra paesaggio e beni monumentali, artistici e archeologici.

All’incontro di oggi ha partecipato un numero altissimo di cittadini, gli stessi che hanno contributo affinché questo progetto andasse in porto e oggi, guardando i due sarcofaghi esposti presso il museo civico Diocesano in attesa di restauro, ancora una volta mi sono resa conto di quanto sia fondamentale che una comunità riconosca le proprie radici culturali: difendere il proprio patrimonio culturale collettivo significa creare dei contesti in cui si vive meglio, in cui il senso civico è più diffuso e in cui le comunità ritrovano motivi di alta aggregazione. 

L’esempio di Città della Pieve di oggi è un esempio importante e il nostro Ministero, insieme al Sindaco e alle autorità della Regione, farà la propria parte per proseguire in questo cammino di valorizzazione del patrimonio culturale.
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