Invito a leggere l’articolo del “Gazzettino” di oggi sull’appello unitario delle associazioni ambientaliste, che attraverso un documento condiviso hanno richiesto formalmente all’UNESCO di inserire Venezia e la sua laguna nell’elenco dei “patrimoni in pericolo”.
Un passo importante e necessario, non solo perché se l’appello fosse accolto Venezia diventerebbe l’unica città europea ad essere inserita nell’elenco, ma perché simboleggia e riflette il momento drammatico vissuto dalla città, assediata da un turismo che la sta soffocando e compromette la vita dei suoi abitanti.
Nel 2014 Venezia con poco più di 50.000 abitanti, ha raggiunto la cifra record di 27 milioni di turisti e, se le proiezioni verranno confermate, raggiungerà in pochi anni i 40 milioni: un numero assolutamente insostenibile, che affiancato al noto problema delle Grandi Navi rischia di compromettere per sempre il delicato equilibrio di un luogo unico non solo per il nostro Paese ma per tutto il mondo.
A partire dal FAI e da tutte le associazioni dobbiamo essere uniti per salvare Venezia, che in questo momento sta correndo il rischio di venire distrutta al pari dei grandi luoghi archeologici nei territori di guerra, e non possiamo permettere che ciò avvenga: perderemmo non solo una delle città più straordinarie del mondo, una parte irrinunciabile della nostra storia e quindi della nostra identità.
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