Oggi sono tornata all’Aquila ed in particolare ad Onna, paese devastato dal sisma del 6 aprile 2009, dove ho accolto la visita di Gunther Adler, Sottosegretario di Stato tedesco, con cui ho avuto modo di visitare la chiesa di San Pietro Apostolo, per la cui ricostruzione la Germania ha donato 3 milioni di euro.
L’intervento tedesco sulla chiesa del 1300, fortemente danneggiata dal sisma, è stato sottoscritto nel giugno del 2010, e i lavori sono stati avviati dopo non pochi intoppi burocratici nel maggio del 2013. La chiesa in due anni di lavoro è stata restaurata in tutti i suoi elementi decorativi, l’abside e il campanile.
Anche la casa canonica e la sagrestia sono state ricostruite ex novo e con i materiali originari, tenuto conto che erano quasi completamente crollati.
Un primo segnale forte della ricostruzione di Onna, che dalle parole del Sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, dovrebbe essere restituita ai suoi cittadini nel 2019, con un piano di ricostruzione reso possibile dai fondi messi a disposizione dal Governo Tedesco.
Un segnale di solidarietà importante, che si affianca non solo simbolicamente alle parole espresse dal Segretario Adler sul problema dei migranti, sul quale ha parlato di grandi sfide che potranno essere superate soltanto se L’Europa saprà essere solidale e trovare soluzioni comuni da parte di tutti i Paesi membri.
E soprattutto un segnale concreto a distanza di anni dalla catastrofe che ha colpito l’Aquila: spesso una comunità appena travolta da una catastrofe riceve grande solidarietà, poi passano i mesi e gli anni e le comunità vengono lasciate sole.
La Germania invece ha detto di voler aiutare e lo ha fatto, e per questo merita un grande ringraziamento a nome di tutto il governo italiano e dei suoi cittadini.
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