Martedì sono stata nelle Marche in occasione delle manifestazioni religiose organizzate a Loreto per la ricorrenza della natività di Maria per l’inizio dell’anno Mariano, durante la quale ho presieduto la cerimonia di accensione della lampada per l’Italia.

Un messaggio di speranza e di vicinanza in un periodo tanto drammatico per il nostro Paese e per l’Europa, travolti dall’emergenza migranti è stato fatto dal’Arcivescovo e accolto dalle autoritá locali.
Sono anche stata a vedere Villa Bonci, gestita impeccabilmente dall’areonautica militare, aperta in occasione delle giornate di Primavera del Fai qualche anno fa. Un affascinante e inaspettato esempio di gusto e architettura dei primi del 900.

È stata un’occasione importante anche per tornare a Macerata in compagnia del Sindaco Carancini: straordinario l’orologio appena restaurato della Torre Civica, una macchina fantastica riportata al suo funzionamento e poi dei Musei Civici, con un ottimo allestimento di Palazzo Buonaccorsi.

Le Marche sono una regione speciale, grazie soprattutto al lavoro che gli amministratori portano avanti tra territorio e cultura, valorizzandoli reciprocamente. Grazie all’impegno di cittadini e associazioni le Marche sono un esempio che dovrebbe essere seguito e studiato da altre regioni italiane. Dalla musica, agli oltre 100 teatri, allo Sferisterio, a Jesi, ai musei, alla cucina e alla bellezza del paesaggio ancora relativamente conservata e ai monumenti, le possibilità di crescita del turismo culturale appaiono evidenti in questa regione che ha saputo ritrovare un’identità attraverso la cultura.