Nei giorni scorsi ho partecipato alla presentazione del Disegno di Legge dei Senatori Gianluca Susta e Aldo di Biagio su “misure di agevolazione fiscale per interventi di sistemazione a verde”. Un lungimirante progetto di modernizzazione di una parte importante del terzo settore, nato per introdurre agevolazioni per la riqualificazione, recupero e manutenzione dei giardini privati.
Un provvedimento che in dettaglio prevede la detraibilità del 36% in cinque anni per spese tra 2000 e 30.000 euro (da 5000 a 50.000 per i condomini) e che rappresenta un importante e utile strumento fiscale per valorizzare e tutelare il patrimonio verde privato, portando un evidente vantaggio a tutto il sistema culturale italiano. Un sistema sofferente per scarsità di risorse, e che potrà così ampliare la propria offerta grazie a siti sempre più curati, attrezzati e fruibili da parte del pubblico. Quanto alla sostenibilità del provvedimento, valutata in 200 milioni di euro annui, il testo stesso sottolinea che, se messo in atto, possa creare “valore aggiunto che produce un gettito per l’Erario ben maggiore dei benefici restituiti ai cittadini.”
Ma la vera rivoluzione e l’elemento da replicare di questo provvedimento, che mi auguro diventi presto legge, è la modalità secondo cui è stato costruito e con la quale è stato poi presentato: ovvero coinvolgendo esperti, enti, associazioni, categorie professionali e giornalisti di settore che hanno partecipato e commentato liberamente i contenuti del decreto.
Un dialogo e un’apertura al confronto che ritengo debbano essere alla base di ogni decisione e provvedimento che riguardino la collettività e l’interesse pubblico. E la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico sono e devono essere interesse di tutti e base per costruire il futuro del nostro Paese.
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