Invito a leggere il mio intervento di oggi su “il Corriere della Sera”.
Il nostro Paese spesso offre il desolante spettacolo di un paesaggio spesso rovinato e assalito da decenni di incontrollata cementificazione. Il nostro territorio è a rischio come anche recenti tragici eventi hanno dimostrato e l’abusivismo non accenna a diminuire. Sarebbero sufficienti queste brevi considerazioni per sollecitare una domanda: come mai nonostante l’azione, ritenuta da molti punitiva ,delle nostre Soprintendenze, le indicazioni di un eccellente Codice dei beni Culturali, le norme, i vincoli si è arrivati al triste primato che ci vede tra i primi paesi in Europa ad aver distrutto il proprio paesaggio?
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