Dopo due anni di restauri, che hanno interessato tutte le parti decorate, sabato ha riaperto al pubblico a Pompei la strepitosa Villa dei Misteri, uno degli scavi più visitati di Pompei.

Riportata alla luce a partire dal 1909, la Villa dei Misteri, costruita nel II secolo a.C. nella zona suburbana di Pompei, ebbe il suo periodo di splendore nell’età augustea, quando venne notevolmente ampliata e abbellita. Nata come villa d’otium, dotata di ampie sale e giardini pensili a poca distanza dal mare, cadde in rovina dopo il terremoto del 62 d.C., dopodiché venne trasformata in villa rustica con l’aggiunta di attrezzi agricoli e di torchi per la spremitura dell’uva. È sempre stata tra le più visitate e note degli Scavi, soprattutto per la serie di affreschi del triclinio che raffigurano riti misterici.

In più di un secolo dagli scavi che l’hanno riportata alla luce la villa non era mai stata interessata da restauri così vasti e complessi: le pitture della villa si stavano sfarinando sotto l’azione continua di muffe e batteri e un degrado generale aveva aggredito anche i decori in stucco e i pavimenti in mosaico. I lavori, eseguiti dai restauratori di Giancarlo Napoli e coordinati da Stefano Vanacore, responsabile del Laboratorio di restauro della Soprintendenza di Pompei, sono stati supervisionati da Grete Stefani, archeologa direttrice degli scavi Pompei.

Un altro importante passo avanti nel segno del Grande Progetto Pompei, che si aggiunge al riconoscimento degli ispettori Unesco che recentemente hanno dato atto con apprezzamento del lavoro fatto in questo anno dalla Sovrintendenza speciale.

Ora ci sono 13 cantieri aperti  e 9 gare già aggiudicate, in questo anno sono state assunte a vario titolo 85 persone, sono aumentati i visitatori di 200mila persone , ci sono iniziative culturali legate a Expo e c’è un piano per l’arrivo di altre risorse pubbliche (anche Europee) e private, grazie anche all’introduzione di Art Bonus.

 

PER SAPERNE DI PIÙ: 

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