Sabato sono stata a Cerveteri, dove il sindaco Alessio Pascucci ha radunato per l’incontro “Italia in Comune” molti sindaci e assessori da tutto il paese con lo scopo di condividere le loro esperienze, ed in particolare le Buone Pratiche. Mi ha molto colpito incontrare tanti giovani amministratori  dinamici e entusiasti, nonostante le difficoltà che tutti gli enti locali si trovano ad affrontare legate alla mancanza di risorse e ai tagli sempre più importanti.

Sono stati presentati casi di valorizzazione del territorio come esempi per favorire uno sviluppo legato  all’identità del proprio Comune; per esempio un piccolo comune del Friuli, Ragogna, ha saputo attrarre un turismo con numeri rilevanti riscoprendo la propria storia e il proprio ruolo nella Grande Guerra, documentandolo attraverso itinerari storico-naturalistici e un Museo.

Il sindaco di Cerveteri ha mostrato il notevolissimo incremento di visitatori dovuto alla presenza del Cratere di Eufronio, e molti altri sono stati gli esempi frutto di impegno di amministratori che non si sono voluti arrendere alla crisi generale.

Purtroppo non ho potuto assistere a tutti i lavori ma l’impressione che ne ho derivato, oltre alla convinzione di come la valorizzazione del patrimonio culturale sia una chiave determinante per lo sviluppo di un territorio, è che un rapporto maggiore tra il nostro Ministero e queste realtà locali non farebbe che migliorare la qualità dell’offerta culturale, sottraendola a quella frammentarietà che purtroppo l’ha sempre caratterizzata.

Bisognerebbe però avere il coraggio di sostenere concretamente questi sforzi: allentare il patto di stabilità per chi investe nel patrimonio culturale o nel recupero di beni storici e monumentali sarebbe un primo segno forte.

Mettere i siti Unesco – tra i quali la Banditaccia a Cerveteri o San Gimignano – in condizione di poter veramente essere valorizzati nel modo più efficace, conservando il più possibile la loro identità, sarebbe un altro sostegno importante.

Ma soprattutto, è importante fare in modo che ogni sforzo e ogni traguardo venga condiviso per diffondere ed esemplificare gli interventi positivi ed efficaci portati a termine sui territori.

Per questo, dopo la due-giorni di Cerveteri le “Buone pratiche” saranno raccolte e verranno via via implementate sul sito web di “Italia in Comune”, che potrebbe essere il punto di partenza per un nuovo soggetto (magari un’associazione nazionale degli amministratori locali) dedicato alla diffusione e alla condivisione delle pratiche virtuose già realizzate nei comuni italiani.

 

PER SAPERNE DI PIÙ: 

VISITA IL SITO  DI “ITALIA IN COMUNE” :  http://www.italiaincomune.it/