Invito a leggere l’editoriale di Giangiacomo Schiavi sulla prima pagina del “Corriere della Sera – Milano” di oggi, un’analisi efficace di quello che Milano potrebbe offrire migliorando l’attrattività della propria proposta culturale.
Sicuramente la pedonalizzazione dell’area che va da Piazza Scala a Brera permetterebbe di offrire un percorso ideale e un’offerta aggregata, se non unificata, e sicuramente Milano non ha nulla da invidiare alle principali capitali della cultura in termini di monumenti, esposizioni, mostre, musei, offerta che con Expo 2015 si arricchirà delle grandi mostre dedicate a Giotto e Leonardo.
Manca però ancora un passaggio, un vero e proprio percorso di valorizzazione che può sicuramente passare per la pedonalizzazione e dalla creazione di un itinerario “fisico”, ma che deve necessariamente includere una regia complessiva e articolata, in grado di inserire in modo armonico e coerente un’offerta molto ampia e qualificata ma non ancora percepita come tale.
Una dimostrazione? Il New York Times ha appena pubblicato la classifica delle destinazioni da visitare nel 2015, nelle quali Milano è al primo posto. Nelle motivazioni però (ovviamente incentrate per la maggior parte su Expo) non si fa riferimento a nessun museo, istituzione o bene culturale, tranne le “scintillanti facciate del Duomo”.
Milano in Italia e nel mondo deve tornare a essere percepita e vissuta come una città di cultura e per la cultura: Expo è l’occasione giusta per farlo.
PER SAPERNE DI PIÙ:
LEGGI L’EDITORIALE DEL CORRIERE DELLA SERA – MILANO
LEGGI L’ARTICOLO DE “IL GIORNALE” SULLA CLASSIFICA DEL NEW YORK TIMES
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