Invito a leggere gli articoli di oggi sul ritorno del Cratere di Eufronio a Cerveteri: trafugato dai “tombaroli” nel 1971, venduto per un milione di dollari al Metropolitan museum di New York, il cratere di Eufronio è infatti finalmente tornato a casa, nella sua Cerveteri, dopo un’odissea di oltre 40 anni.
E nel Museo Nazionale Cerite, dove sarà esposto in una mostra speciale almeno fino al 20 gennaio, ha ritrovato anche la kylix con scene della caduta di Troia, altro capolavoro di Eufronio che – come il cratere – fu strappato alla propria terra, finì negli Usa e, dopo la restituzione all’Italia nel 1999 da parte del J.P. Getty Museum di Malibu, tornò a Cerveteri nel maggio scorso.
Bene ha fatto il Ministro Franceschini a dichiarare che il Cratere potrà rimanere anche più del periodo inizialmente previsto nella sua terra d’origine: Cerveteri è infatti l’ unica cornice che permette una fruizione completa di questo straordinario reperto, in tutti i suoi significati storici ed artistici. E per questo invitiamo tutti a visitare la mostra, una mostra-simbolo per quanto riguarda la lotta contro il traffico illecito di reperti archeologici e un segnale importante per la rinascita della necropoli di Cerveteri, a cui si sta dedicando con grande passione il sindaco Alessio Pascucci e la sua giunta.
Intanto la città si prepara a un week-end di festeggiamenti con le “Notti di Eufronio”, che vedranno il museo straordinariamente aperto anche di sera.
PER SAPERNE DI PIÙ
Leggi l’Articolo del Corriere di Roma
Leggi l’articolo de “il Messaggero”
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