Oggi ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra Ministero dei Beni Culturali e Samsung Italia, multinazionale dell’elettronica, per l’allestimento delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
In base all’accordo, raggiunto nella giornata di ieri con il MiBACT, SAMSUNG si accollerà il costo della “seconda vita” delle Gallerie, assicurando i fondi necessari per trasferire nell’ex convento della Carità, già ristrutturato, le sue collezioni di opere d’arte dal Seicento all’Ottocento. Il contributo si è reso possibile grazie agli uffici e all’impegno profuso dal comitato di salvaguardia Venetian Heritage.
Un contributo anche altamente tecnologico, visto lo sponsor, che proietterà l’allestimento della Gallerie nel futuro: le opere al piano terra dell’Accademia verranno illuminate e dotate di tutti i comfort; un sostegno tanto importante economicamente e operativamente quanto generoso, soprattutto se si considera che è stato avviato e deciso prima dell’introduzione del decreto Artbonus, che prevede per i privati che investono in beni culturali la possibilità di detrazioni fiscali fino al 65%.
Un passaggio importante per il museo statale più importante della città lagunare, le Gallerie, che a gennaio avranno un nuovo direttore scelto con una gara internazionale, decretando così come per la Pinacoteca di Brera a Milano e gli Uffizi a Firenze, il passaggio all’autonomia e la gestione manageriale del museo.
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