Ho partecipato a San Sepolocro alla presentazione del restauro della “Resurrezione” di Piero della Francesca: un lavoro che durerà 18 mesi e sarà visibile a tutti grazie a un ponteggio speciale e sarà realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza di Arezzo.
L’opera già da tempo era sottoposta ad analisi che avevano evidenziato la necessità di un intervento, reso urgente a causa di fenomeni di degrado come solfatazione e de-coesione della pellicola pittorica e degli intonaci.
Ora il Comune di Sansepolcro ha stanziato 40 mila euro e altri 100 mila saranno messi a disposizione dal mecenate milanese Aldo Osti.
Con questo restauro si celebra un’altra Italia e un Comune che ha voluto investire in cultura.
Il mio auspicio è che la Resurrezione che celebriamo oggi sia anche uno stimolo ulteriore per la resurrezione del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, che deve essere al servizio dei cittadini e per farlo non può essere penalizzato con risorse assolutamente carenti e non sufficienti a tutelare l’enorme patrimonio culturale italiano.
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