Sono stati 8 mesi intensi e complessi, in cui il comprendere il funzionamento del Ministero si è anche legato all’attività parlamentare, che ha visto proposte importanti e votazioni decisive. Riguardo all’ambito di azione di questo Ministero certamente va sottolineato il Decreto valore Cultura, che rimette al centro dell’azione politica la cultura e la valorizzazione del patrimonio nazionale.
L’attività di Sottosegretario si è mossa all’interno delle mie deleghe, in particolare la valorizzazione e il paesaggio, ed è stata costantemente nel lavoro nelle commissioni parlamentari anche oggetto di un confronto costruttivo con il Parlamento.
Paesaggio:
• Tutela di Villa Adriana: costante monitoraggio per confermare lo stop ad un progetto di lottizzazione che insiste nella buffer zone che protegge lo splendido sito Unesco. L’attenzione del Ministero è elevatissima per evitare il danno paesaggistico che ne deriverebbe;
• Piano urbanistico di Assisi: sono in corso controlli e verifiche da parte delle Soprintendenze e del Ministero affinché il nuovo piano rispetti l’unicità del patrimonio storico e architettonico della città di San Francesco; il Sindaco si è dichiarato disponibile ad accogliere suggerimenti e prescrizioni della Soprintendenza e della Direzione Regionale nella fase esecutiva del P.R.G.; • Energie alternative: insieme al GSE e al Ministero dello Sviluppo Economico stiamo studiando regole che concilino la tutela del paesaggio con l’edificazione di impianti energetici alternativi (eolico e solare in primis). L’Italia ricava dalle energie rinnovabili ben il 36% del suo fabbisogno energetico: appare fondamentale creare una mappatura condivisa tra i vari Enti coinvolti nelle autorizzazioni o nella gestione degli impianti, che individui sia i siti già utilizzati che quelli ove sia possibile realizzare gli impianti, affinché creino il minimo impatto paesaggistico possibile;
• Grandi Navi Venezia: ribadita la posizione di assoluta contrarietà al passaggio delle Grandi Navi; il Ministero delle Infrastrutture e quello dei beni Culturali stanno valutando alcune proposte di rotte alternative, di cui una è di Scelta Civica;
• Sardegna: affiancamento alla Direzione regionale per una ferma e netta opposizione al piano paesaggistico della Regione Sardegna; il monitoraggio è continuo, anche in merito ai ricorsi presentati dalla Direzione Regionale della Sardegna sulla legge regionale del “Piano casa”, di cui si presume l’incostituzionalità a causa delle modifiche che essa comporta nelle zone sottoposte a tutela paesaggistica;
• Asolo e Veneto: la Direzione regionale del Veneto è stata particolarmente esortata a esercitare un efficace potere di controllo e di monitoraggio della situazione relativa alle modifiche urbanistiche proposte dal comune di Asolo, nonché del “ piano casa” approvato di recente dalla Regione Veneto, che propone massicci interventi edilizi in molte zone precedentemente non interessate dalla speculazione edilizia, o già da considerarsi sature, scatenando persino la protesta dei Comuni, che non hanno potuto intervenire nella redazione della legge ;
• Per quanto riguarda la Regione Marche, si è posta l’attenzione in particolare sul centro di Recanati, in cui, a causa, anche qui, della Legge regionale del Piano Casa esistente, si sta rischiando di vedere compromessa la bellezza e l’integrità paesaggistica del “colle dell’infinito” di leopardiana memoria, attraverso la possibilità di realizzazione di nuovi volumi accorpando le cubature di piccoli edifici tradizionali esistenti. Inoltre, è previsto un incontro in merito alla redazione del Piano paesaggistico delle Marche, ancora in itinere;
• Molti, inoltre, sono le singole problematiche relative ad interventi di minore entità, quali, ad esempio, antenne telefoniche o progetti di costruzione di edifici nuovi nelle vicinanze di monumenti di pregio anche paesaggistico, sulle quali è stata posta la massima attenzione, nella consapevolezza che anche una miriade di piccoli interventi di cattiva qualità possono compromettere intere porzioni di paesaggio.
Valorizzazione:
• Accordo di collaborazione tra Libera e il Ministero, attraverso la Direzione Generale per la Valorizzazione: l’obbiettivo è l’utilizzo sociale dei beni culturali confiscati alle mafie e lo sviluppo di cooperative culturali che producano benessere alla comunità;
• Elaborazione del progetto di rilancio per i Parchi Archeologici: mettere in rete importanti siti archeologici italiani, con un’attenzione particolare al visitatore e ai servizi che gli vivono attorno;
• Via Francigena: un fitto scambio di corrispondenza e diversi incontri sono stati fatti per sottolineare l’importanza di un percorso culturale europeo, che da Canterbury va a Roma per proseguire a Gerusalemme attraverso l’Italia meridionale. Per l’EXPO 2015 il tracciato sarà un simbolo di corretta valorizzazione del paesaggio e del patrimonio, in unione con i piccoli comuni italiani;
• Necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri: ottimo esempio di come i Comuni possano creare sviluppo e aumentare il turismo culturale attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. È in fase di studio una collaborazione più stretta tra Ministero e Comune;
• Analisi delle attività dei Poli Museali e studi comparativi per poter introdurre misure che ne aiutino il funzionamento e ne migliorino la fruibilità allo scopo di migliorare i modelli di gestione del Ministero, anche guardando a modelli esteri;
• Analisi e studio di possibile nuove forme di fiscalità per favorire le donazioni al mantenimento del patrimonio nazionale;
• Analisi e progettazioni in stretta collaborazione con la Direzione generale per la valorizzazione di attività integrate tra istituzioni pubbliche private e del terzo settore per poter valorizzare in modo coordinato i beni culturali;
• Elaborazione di proposte di progetti di valorizzazione come per esempio le chiese di Napoli in particolare nel Rione Sanità o il Museo degli Strumenti Musicali di Roma.
Inoltre, sono stati avviati due tavoli per affrontare rilevanti problemi riguardanti alcune categorie legate ai beni culturali e al territorio, nonché per ricercare strade percorribili nell’ottica di migliorare l’efficienza dell’amministrazione e di favorire la ripresa di settori di attività importanti per il Paese:
– Il primo dedicato all’esigenza di semplificazione delle procedure di circolazione dei beni evidenziata dagli antiquari, dagli antiquari librari e dai mercanti d’arte;
– Il secondo finalizzato a portare con più forza il tema delle dimore storiche, ovvero sostenere lo sforzo dei proprietari di beni storici vincolati nella manutenzione di una componente molto importante del patrimonio italiano e possono anche diventare motori di turismo e di cultura, come nel caso delle Ville Venete.
Per consolidare proficuamente il rapporto con le Organizzazioni di tutela paesaggista e per migliorare le strategie del Ministero in questa delicata materia sarà a brevissimo ripristinato l’Osservatorio per il Paesaggio, un ambito di confronto al quale verranno invitate le più importanti realtà nazionali. L’obiettivo dell’Osservatorio, le cui funzioni sono state ampliate, è quello di uniformare e rendere coerenti i criteri di redazione dei piani paesaggistici regionali, per garantire la salvaguardia dell’unicità del paesaggio italiano, anche con riferimento all’impatto degli impianti ad energie alternative.
Proficue sono state le relazioni sia con la Commissione presieduta dal Prof. D’Alberti per la riforma del Ministero che con quella presieduta dal Prof. Settis per la riforma del Codice dei beni Culturali alle quali abbiamo fatto sempre puntualmente pervenire proposte e suggerimenti relativi alle mie deleghe.
Molti inoltre sono stati gli incontri istituzionali, l’inaugurazione di mostre o la partecipazione ad eventi da Carpi, Napoli, Roma, Torino o Forlì, sempre volti alla promozione della tutela del patrimonio artistico o storico e la partecipazione ad incontri e convegni che avessero lo stesso obbiettivo anche in un ottica di approfondimento in materia di valorizzazione.
Infine, a livello parlamentare sono state numerose le modifiche legislative proposte, come nel caso della semplificazione delle modalità di contribuzione dei privati alla manutenzione del patrimonio culturale pubblico o della Scala di Milano, per i quali abbiamo presentato sia degli emendamenti come Governo che come Scelta Civica. Il costante monitoraggio infatti dell’attività legislativa comporta relativamente alle mie deleghe molta attenzione per evitare che “passino” norme in contrasto con il principio di tutela del nostro patrimonio nazionale. E’ stata altresì intensa l’attività parlamentare svolta in rappresentanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nonché del Governo, attraverso una puntuale replica alle interrogazioni presentate.
Di seguito un breve elenco con rispettivo link all’interrogazione:
• interrogazione in merito alla situazione alla Reggia di Caserta e al Real Sito di Carditello;
• interrogazione in merito al restauro della Villa settecentesca Borromeo d’Adda;
• interrogazione in merito alla situazione delle associazioni nazionali di cultura cinematografica;
• interrogazione in merito ai chiarimenti sulla qualificazione dei restauratori.
Ringraziando tutto il mio staff che con professionalità e impegno sta seguendo il lavoro del mio sottosegretariato e nella speranza di un anno migliore che ci dia anche la possibilità di proseguire in questo importante percorso per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, un augurio a tutti per un sereno 2014!
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