Caro Ministro,

alcune considerazioni:

la prima: se questo progetto di costruire un polo moderato avesse avuto veramente tra i suoi obbiettivi quello di conservare il profilo riformista di SceltaCivica come componente determinante della nuova formazione avremmo avviato un trasparente dibattito interno,nelle sedi opportune.Invece si è scelta la strada dei segnali più o meno espliciti, la tecnica dei passi avanti seguiti da immediate smentite,degli accordi personali e della trattiva sottotraccia . Il tutto ha solo ottenuto lo scopo di lacerare ulteriormente il nostro partito alimentando un clima di sospetti degno della peggiore trama.

La seconda: per anni i registi di questo progetto moderato e popolare hanno spiegato agli italiani gli effetti nefasti del bipolarismo secco e la necessitá di altri interlocutori che rompessero lo schema di un confronto PD-PDL. Difficile adesso credere che questa improvvisa conversione verso un sistema bipolare tra PD e un nuovo soggetto moderato di centrodestra di ispirazione popolare raccolga l’entusiasmo di quel 40 per cento di elettori che non votano.Sarebbe necessario che credessero in una nuova visione della politica da parte di chi per decenni ha difeso esattamente l’opposto.

La terza e più importante: accusare Monti e Scelta Civica di slealtá verso il Governo Letta per giustificare una eventuale distinguo a favore di alleanze con chi fino a ieri intercalava toni da battaglia con toni da pace e comunque rappresentava un partito che pretende di stare all’opposizione e al governo nello stesso tempo è stata un’operazione bassa. Monti ha giustamente scelto la strada della critica costruttiva in assenza di un patto di coalizione.L’unica che permetterebbe a questo Governo di non commettere errori che ne decreterebbero la fine prima del tempo. Non credo che davanti ad un Paese in pezzi bastino le alleanze piu o meno conclamate per resistere. Il Paese chiede riforme radicali,non è più disposto ad accogliere proclami senza sostanza. Essere parte del Governo significa anche questo: dare la spinta verso un azione che non nasca dal compromesso tra promesse elettorali ma che forse, e dico forse, serva realmente per sbloccare lo stallo in cui siamo. Monti è stato un sostanziale sostenitore e fautore del Governo Letta:il tenativo di farlo passare come un tendenziale traditore di questa alleanza è un capitolo degno delle peggiori pagine della nostra storia.

Infine, con il documento firmato anche dai tuoi colleghi avete ottenuto forse lo scopo desiderato: disintegrare un progetto,dimostrare che politici si diventa ma non ci si improvvisa e aprire la strada a questo tanto ambito soggetto moderato che potesse racchiudere chi moderato fino a ieri non era,chi moderato non ha mai pensato di essere e chi invece moderato è, ma solo perchè la scelta è più comoda che proporsi come un vero riformatore.

Quanto a me, visto che alcuni colleghi hanno fatto considerazioni personali,ho aderito a Scelta civica credendoci,ho chiesto dei voti convincendo che eravamo un’alternativa utile e possibile e fino a quando vedrò uno spiraglio sarò leale a questo impegno. Se mai alleanze e confluenze ci saranno, anche in base a quello che dirá la legge elettorale, dovranno essere sui contenuti e sui programmi e non sui contenitori e sugli schieramenti. Popolari,liberali,destra,sinistra sono parole che oggi hanno perso il senso che avevano solo pochi anni fa.Sará inseprienza politica ma l’unica vera divisione è tra chi crede che la politica possa ancora avere la forza di cambiare persino le regole della democrazia di un paese rendendola più giusta ed efficente e chi non lo crede più. Per cinismo o per convenienza o semplicemente per abitudine o mancanza di visione, decidi tu.

Ilaria Borletti

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