PAESAGGIO: PER UN CAMBIO DI PARADIGMA

7 03 2017 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Che cosa è un cambio di paradigma? Ce lo ha spiegato Thomas Kuhn nel suo oramai classico “La struttura della rivoluzione scientifica” del 1962: è il passaggio da un modo ad un altro di affrontare un problema scientifico. In una prima fase tutti i ricercatori sono concordi su un nucleo di conoscenze e metodi e lavorano con essi senza scossoni, con piccoli progressi. Quando però emergono una serie di anomalie nella teoria dominante, essa va in crisi e si assiste a una fase rivoluzionaria che conduce al mutamento del paradigma condiviso.

Il progresso scientifico così è avanzato. A scossoni. Ma questo vale non solo per le scienze esatte, bensì anche per quelle umane. E vale anche per l’ambito culturale ed artistico, così come per la cultura civica. Oggi infatti stiamo finalmente assistendo ad un cambio di paradigma per quanto riguarda la concezione, il ruolo e la considerazione che in Italia abbiamo del Paesaggio.

Molti i segni in tal senso. Alla fine del 2014 viene finalmente riattivato – dopo alcuni anni di faticosa gestazione – l’Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio. Progredisce di nuovo l’elaborazione dei Piani Paesaggisti Regionali: primo tra tutti quello della Puglia, seguito da quello della Toscana, mentre sono già in fase di avanzata elaborazione quello del Piemonte e del Lazio. Per la maturità 2016 viene poi proposta una traccia di tema sul valore del Paesaggio.

Finalmente, la consapevolezza che il Paesaggio italiano sia la cifra della nostra più profonda e riconosciuta identità nazionale comincia a diffondersi anche fuori della ristretta cerchia di visionari che a questo hanno dedicato – come me – la loro vita.

Oggi un altro importante passo in avanti in un percorso che sarà tanto lungo quanto prezioso per il nostro paese: la presentazione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita lo scorso novembre con un decreto ministeriale.

Una Giornata che sarà molto importante perché la trasversalità delle amministrazioni dello Stato che vi partecipano attivamente indica il radicamento di questo tema alla base della nostra cultura civica. Lo testimonia il fatto che il Premio Nazionale, parte centrale dell’offerta della Giornata con l’apertura per la prima volta delle Soprintendenze al largo pubblico dei cittadini e la dedica di grandi musei italiani ad un’opera e a percorsi dedicati al Paesaggio, sarà consegnato da rappresentanti di diversi ministeri.

Ma anche una Giornata molto ricca, perché con oltre 120 iniziative – che troverete sul sito del Mibact – l’offerta è davvero ampia ed è per tutti i gusti. Per capire, e far capire, attraverso mostre, illustrazione di best practices, e convegni come il Paesaggio sia diventato finalmente centrale anche nell’azione del Ministero, segnando un radicale cambiamento di paradigma. Tante possibilità per gettarsi a capofitto in un viaggio che viene organizzato quest’anno per la prima volta. Con una sola avvertenza: amare l’Italia, e volerne capire la profonda ed impareggiabile bellezza.

 

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