IL LAVORO DEL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE, MOTIVO D’ORGOGLIO PER IL NOSTRO PAESE

30 01 2017 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Nel 1969 l’Italia si dota di un organismo unico nel suo genere: nasce il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il primo nucleo di polizia al mondo specializzato in recupero di beni artistici, anticipando di un anno la richiesta dell’Unesco.

Oggi il Comando può contare su 300 carabinieri, organizzati in 15 nuclei sparsi sulla Penisola, esperti nella ricerca e nel sequestro di beni artistici e archeologici rubati in Italia e all’estero e poi immessi sul mercato clandestino internazionale.

Un motivo d’orgoglio per il nostro Paese poiché, grazie alla formazione e alla passione di agenti specializzati in archeologia, storia dell’arte, musicologia, beni librari e archivistici, è stato possibile il recupero di beni di un valore inestimabile, trafugati o acquistati da rappresentanti della criminalità organizzata: beni di straordinario valore come i dècollage di Mimmo Rotella, sequestrati a Massimo Carminati durante l’inchiesta di mafia capitale, o la Natività del Correggio, confiscata nel 2012 e che verrà presto affidata, su indicazione del ministero per i Beni e le attività culturali, a musei legati all’attività dell’artista nella zona di Parma.

Negli ultimi 30 anni il Comando è stato in grado di informatizzare circa 99.000 avvenimenti legati a indagini nel mondo, descrivere 2,5 milioni di beni d’arte e archiviare 250 mila immagini. Un lavoro appassionato e meticoloso, frutto di una delicata attività di ricerca, che ha attirato anche l’attenzione delle polizie internazionali, segno di un riconoscimento globale del nostro corpo di polizia e del valore che il nostro Paese dà alla tutela e alla difesa della nostra identità culturale.

 

PER SAPERNE DI PIÙ:

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