È un’ottima notizia che Pistoia sia stata scelta capitale della cultura italiana  2017 tra le nove città finaliste dalla giuria di selezione presieduta da Marco Cammelli, che ha esaminato i dossier delle candidature e ha consegnato oggi al Ministero dei Beni Culturali il risultato del lavoro svolto.

Un lavoro e un riconoscimento, quello della capitale italiana della cultura, assegnata a Mantova per il 2016, che premia non solo la città vincitrice ma tutte le città partecipanti, che compiono uno sforzo notevole di riflessione e di progettazione utile a compattare attorno a un progetto comune le forze positive del territorio.

Proprio in questo senso va il progetto di Pistoia, che come si legge nella motivazione presentata dalla giuria di selezione ha saputo elaborare un progetto in grado di unire al proprio interno le componenti della città, mettendo a sistema le relazioni con il territorio circostante, l’ampiezza dei settori e un partenariato di sistema e internazionale in grado di integrare le risorse esistenti.

È questa la strada, quella della valorizzazione delle piccole città e dei borghi, attraverso un piano di investimenti e l’inserimento in circuiti nazionali e internazionali, verso cui va lo sforzo del nostro Ministero, che trova nella competizione della capitale italiana della cultura un perfetto stimolo all’azione e al coinvolgimento di istituzioni e associazioni attive sul territorio in un importante sforzo di concentrazione e di raccolta di energie positive.